La Banca delle idee è un ambizioso progetto rivolto ai
nostri dipendenti per incoraggiare la formulazione, la realizzazione e la
condivisione di idee per migliorare l’azienda e promuovere un ambiente di
lavoro dinamico e meritocratico.
Dalla sua
nascita (2020) ad oggi, la Banca delle idee si è evoluta e migliorata più
volte, entrando sempre di più all’interno delle dinamiche aziendali. Su un
totale di 228 idee proposte nei tre anni, infatti, ben 109 sono state inserite
nel solo 2023 grazie alla collaborazione e all’intuizione di 154 dipendenti. Di
queste, ne sono state realizzate 83, le altre, invece, sono ancora in fase di
realizzazione.
Gli ottimi
risultati ottenuti finora ci hanno spinto a istituire il premio di Migliore
Idea dell’anno: in questa prima edizione hanno partecipato tutte le idee che,
fino a questo momento, sono state proposte e realizzate. La classifica finale è
stata stabilita da un comitato decisionale presieduto dal nostro AD Daniele Da
Lozzo e considerava i seguenti criteri: impatto operativo, innovazione, utilità
e qualità.
Ad
aggiudicarsi la vittoria finale è stata l'idea di Alessandro Bison, Simone
Moras, Elia Nardin e Gianmaria Martini. Al secondo posto, invece, l'idea
realizzata da Elena Buffon e Andrea Tamberi e, infine, nel gradino più basso
del podio la proposta di Luca Lovisotto.
Una menzione speciale va a Paolo Dal Cin, nostro collega prematuramente scomparso lo scorso febbraio. La sua idea aveva tutte le carte in regola per competere con le finaliste, per l’ingegno ma soprattutto per il contributo che ha portato all’azienda. Per questa idea, e per omaggiare la professionalità che ha sempre contraddistinto Paolo, abbiamo deciso di devolvere alla famiglia un premio speciale in suo onore.
Grazie a tutti i dipendenti per la collaborazione e… aspettiamo le vostre brillanti idee anche per l’annata 2024!
1° classificato - Alessandro Bison, Simone Moras, Elia Nardin e Gianmaria Martini
2° classificato - Elena Buffon e Andrea Tamberi
3° classificato – Luca Lovisotto
Premio speciale dedicato a Paolo Dal Cin